George Demeny e il suo metodo

«I movimenti educativi ci possono aiutare ad apprendere come meglio usare il nostro corpo e i nostri organi per renderli più efficaci. Tutto ciò è possibile se si compiono movimenti completi, se si rilassano i muscoli inutili al movimento, lasciando il resto del corpo il più flessibile (mobile ed elastico) possibile.
In questo modo si ha una netta sensazione delle sedi degli sforzi e del possesso pieno dei mezzi d’azione. Questo ci permette di guadagnare in abilità e rispettare in ogni lavoro il limite della nostra resistenza alla fatica. Per evitare ogni rigidità sono da proporre movimenti di circonduzione (arrondis) sempre flessibili e capaci di fare agire tutti i fasci muscolari e quindi di generalizzare il lavoro a tutto il corpo; sebbene molto energici, rilassano, rettificano senza irritare, vengono svolti con piacere e non hanno nulla di faticoso o doloroso come gli sforzi statici. In sintesi, questa serie di esercizi si basa sul movimento continuo e completo, e sull’indipendenza delle contrazioni muscolari» (G. Demeny).
Con le sue sperimentazioni, George Demeny ci lascia in eredità una scienza sostanziata da principi ed esperienze motorie che permettono alla persona di raggiungere un movimento naturale e armonico, una educazione del corpo per mezzo del movimento che ha come obiettivi lo sviluppo della persona nella sua unità corporea e mentale, l’accrescimento della percezione globale e segmentaria del corpo, la facilitazione dell’espressività gestuale, mimica e posturale, l’arricchimento delle abilità nelle esecuzioni ritmiche regolate da organizzazioni gestuali e dinamico-respiratorie, il favorire coordinazioni efficaci.