Il D.P.R. del 29 dicembre 1984, n. 1219, Individuazione dei profili professionali del personale dei Ministeri in attuazione dell’art. 3 della legge 11 luglio 1980, n. 312, supplemento ordinario G. U. n. 256 del 30 ottobre 1985, distingue l’Educatore, l’Educatore coordinatore e il Direttore di area pedagogica.
L’Educatore:
- Coadiuva l’educatore coordinatore e, ove esistano, gli specialisti di altre discipline all’interno e non di apposite equipe medico-psico-socio-pedagogiche, nella programmazione e nella conseguente realizzazione degli interventi educativi necessari ad una corretta formazione delle personalità dei soggetti affidatigli e/o a un loro positivo processo di integrazione sociale.
- A tal fine, sul territorio e/o nell’ambito dei vari servizi, contribuisce alla identificazione dei bisogni dei soggetti che vi appartengono e che vi afferiscono e, tenuto conto della specificità dei medesimi oltre che dalla loro età, utilizza le metodologie e le tecniche pedagogiche appropriate, per dare, unitamente ad altri interventi specialistici, una positiva risposta a tali bisogni.
- Di conseguenza, l’educatore
- partecipa e collabora alla programmazione degli interventi educativi necessari;
- mette in atto gli interventi educativi di sua competenza decisi in sede di programmazione, sulla base degli orientamenti forniti dal personale di livello superiore della stessa qualifica professionale e, all’occorrenza, dalla équipe medico-socio-psico-pedagogica con i quali mantiene periodici rapporti di verifica; in questo quadro può:
-organizzare attività culturali, ricreative, sportive e di animazione varia;
-tenere i contatti tra le varie organizzazioni educative e/o sociali che intervengono nel trattamento dei soggetti interessati;
-collaborare, per quanto afferisce alla competenza pedagogica, a interventi programmati di assistenza domiciliare. - può partecipare agli organismi collegiali, con apporto specifico della professionalità;
- può essere chiamato dall’autorità giudiziaria e collaborare alla applicazione di istituti giuridici quali la tutela, la curatela, l’affidamento, la libertà assistita.
4. Collabora all’organizzazione del lavoro nell’unità cui è addetto nonché alle proposte di revisione di sistemi e di procedure del proprio settore di applicazione.
5. Svolge compiti propri della sua qualificazione anche mediante l’utilizzazione di apparecchiature e sistemi di uso complesso.
[…] (VI q.).
L’educatore ha come primo obiettivo la realizzazione di interventi educativi miranti ad una corretta formazione della personalità dei soggetti affidatogli e/o a un loro positivo processo di integrazione sociale, per cui può trovarsi inserito sul territorio nell’ambito di vari servizi. Gli si richiede come capacità specifica quella di saper utilizzare metodologie e tecniche pedagogiche appropriate per dare, insieme ad altri interventi specialistici – medico, psicologico, sociologico – una positiva risposta a specifici bisogni.
L’Educatore coordinatore, partendo dalle competenze della precedente figura
- Ha il compito e la responsabilità di impostare e realizzare con piena autonomia metodologica–tecnica e secondo una precisa intenzionalità, l’insieme degli interventi educativi.
- Per tale motivo l’educatore coordinatore nell’ambito delle varie istituzioni sociali e sul territorio con cui deve interagire:
- perviene ad una preventiva e progressiva evidenziazione dei bisogni con i quali è in rapporto professionale;
- promuove e favorisce, attraverso le tecniche che gli sono proprie, ed in particolare, attraverso un coinvolgimento personale continuativo che faccia riferimento anche alle evenienze della vita quotidiana, positivi modelli di identificazione ed esperienze capaci di allargare l’orizzonte esistenziale dei singoli e dei gruppi.
3. In relazione a quanto sopra, l’educatore coordinatore, attende:
- alla programmazione degli interventi necessari alla soluzione dei problemi individuali e di contesto, sia quelli di sua stretta pertinenza, sia di tecnici e specialisti settoriali. Tale impegno programmatorio dovrà essere compiuto nell’ambito di una équipe medico-socio-pedagogica e comunque il più possibile collegialmente;
- all’utilizzazione di tutte le risorse che offre la comunità e/o i servizi per una effettiva e razionale realizzazione della programmazione educativa predisposta, ivi compresi gli interventi messi in atto dalla famiglia e dagli altri operatori;
- all’organizzazione e allo svolgimento di attività educative individuali e di gruppo (di tipo culturale, ricreativo, sportivo ed in genere di animazione) sul territorio e dentro le istituzioni, che prevedano una sua diretta partecipazione;
- alla stimolazione di un coinvolgimento e di una progressiva responsabilizzazione dello stesso soggetto e del gruppo nel processo della sua formazione e perciò nella gestione delle varie iniziative dei diversi interventi programmati;
- alla partecipazione ad organismi collegiali che direttamente e indirettamente investono la sua competenza professionale;
- alla collaborazione, all’istruttoria e all’applicazione di istituti giuridici quali la tutela, la curatela, l’adozione, l’affidamento, la libertà assistita, semilibertà, lavoro all’esterno disposto dagli organi giudiziari e da altri organi;
- alle effettuazioni, secondo le proprie tecniche professionali di interventi di sostegno, approcci di chiarificazione ecc. di natura, comunque, pedagogica, finalizzati all’integrazione sociale;
- allo svolgimento, all’interno delle istituzioni e dei servizi in cui opera, di attività di supervisione professionale nei confronti degli aiuto-operatori pedagogici e se richiesto nei confronti degli studenti tirocinanti e neo-assunti;
- all’attività di ricerca, di studio e documentazione e di progettazione relativa ai servizi presenti nell’area socio-educativa;
- allo svolgimento di attività didattica, di formazione permanente anche in collaborazione con strutture universitarie e di formazione professionale.
[…] (VII q.).
Il Direttore di area pedagogica ha un profilo professionale dirigenziale:
- Dirige più unità organiche operative con funzioni di intervento pedagogico e le coordina con centri funzionali anche interprofessionali, con piena autonomia tecnica professionale nell’ambito di direttive generali.
- Predispone piani di intervento nel settore che dirige e collabora con i dirigenti alla formulazione della programmazione generale del servizio nel suo complesso.
- Controlla l’attività di unità organiche per verificare la rispondenza professionale alle finalità istituzionali.
- Svolge attività di analisi, studio, ricerca, consulenza, tecnica nel settore di competenza al fine di favorire la migliore soluzione di problemi individuali, familiari e di gruppi in particolare difficoltà, assumendosi la piena responsabilità delle soluzioni prospettate, dei piani formulati e della verifica dei risultati.
- Predispone atti e provvedimenti nell’ambito di leggi e regolamenti nella materia attribuita al settore diretto ovvero collabora a quelli riservati al livello dirigenziale.
- Rappresenta l’Amministrazione in organi collegiali e/o in commissioni interministeriali.
- Cura la preparazione e l’aggiornamento professionale degli operatori addetti all’area sociale informandoli sulla evoluzione legislativa e delle procedure e predispone progetti di innovazione tecnica e organizzativa necessaria alla migliore gestione dei servizi delle strutture.
- Svolge attività didattica, di studio, documentazione e formazione permanente anche in collaborazione con strutture universitarie e di formazione professionale.
[…] (VIII q.).
Il Direttore di area pedagogica, dunque, predispone e dirige interventi pedagogici nell’ambito dell’assistenza, della scuola, del tempo libero e dei servizi sociali degli enti locali, avvalendosi di operativi polivalenti che assicurano la continuità dell’intervento nei tre momenti di prevenzione, cura e riabilitazione.
Tale figura è prevista nella pianta organica dei servizi territoriali della Regione Sicilia – accanto a quella dello psicologo e del sociologo – e differenziata in tre ruoli: Collaboratore pedagogista, Coadiutore pedagogista, Dirigente pedagogista (Calaprice, 1991).