Sotto l’influenza del pedagogista l’allievo cresce e matura

Sotto l’influenza del pedagogista l’allievo cresce e matura, è questa una affermazione di Ernst Meumann, che si legge in Abriss der experimentellen Paedagogik, Leipzig, Engelmann 1914, sostenuta da principi ritenuti fondamentali, fra cui: “i compiti del pedagogista richiedono ben più della conoscenza dei processi psichici dell’allievo isolati dalla sua vita fisica e dall’intero complesso intricato delle circostanze di vita”. Principi che il Meumann espone dettagliatamente:
a) Il pedagogista deve cercare di arrivare ad una visione d’insieme dell’allievo, sia dello sviluppo della persona infantile ed adolescente in genere.
Per raggiungere questo obiettivo occorrono una conoscenza dell’aspetto emotivo-affettivo, una chiara visione della vita fisica, conoscere la particolarità dell’organismo infantile in generale, la conformazione e le prestazioni dei suoi organi, la sua resistenza alla stanchezza, le sue capacità di recupero, e risalire in particolare al nesso individuale tra capacità fisiche e mentali, ciò che permetterà al Pedagogista di conoscere e aiutare correttamente i propri allievi.
Un insegnante che intende valutare soltanto le prestazioni mentali del proprio allievo rischia  di fargli un torto chiedendogli ad esempio di fare delle cose che l’allievo non è in grado di realizzare a causa di una debolezza fisica o di una facile stancabilità, un torto ancor maggiore se si lamenterà della volontà dell’allievo.
b) Il pedagogista ha bisogno di una visione completa della generale dipendenza dell’intera vita giovanile dalle circostanze di vita esterne e soprattutto sociali nelle quali cresce. È vero che ogni bambino esprime molto presto i suoi talenti individuali e la sua spontanea vita mentale- a volte addirittura in contrasto con il proprio ambiente- ma per la grande maggioranza dei bambini vale la regola che subiscono-fino agli anni della pubertà e spesso anche oltre- in modo fisico e psichico l’influenza di forze esterne.
Per questo gli effetti prodotti dall’ambiente devono essere noti all’insegnante se vuole comportarsi in modo giusto nei confronti dei suoi allievi.
Un pedagogista che conosce tutte queste influenze esterne al primo contatto con un nuovo allievo saprà subito che potrà aspettarsi determinate peculiarità causate dall’ambiente da cui il soggetto proviene. L’insegnante sarà così in grado di valutare queste peculiarità in modo più giusto e più corretto rispetto a chi le attribuisce erroneamente alla sola individualità dell’allievo.
c) La pedagogia oltre alle condizioni esterne di vita tiene conto anche delle stesse circostanze educative, considera l’allievo nel modo in cui ci si presenta come individuo educato ed influenzato dalla generazione adulta, cerca di vedere il legame tra l’allievo e l’insieme di queste circostanze educative, le condizioni culturali ed istruttive, gli impulsi economici e scientifici di una determinata epoca.