La pedagogia è una scienza che ha bisogno di soddisfare i compiti del Pedagogista che richiedono di sapersi promuovere nella complessa e intricata visione d’insieme della persona e di ogni suo sviluppo, senza parodiare altre discipline.
Per vincere questo disorientamento si auspica il serio contributo di coloro che sono disposti a promuovere una pedagogia sperimentale che crei formulazioni integrative, sostenute da pensiero e azione per una revisione critica.
Questa esigenza, per l’artifizio che si è creato di utilizzare indifferentemente metodi e tecniche di altre categorie professionali e perfino lemmi espositivi di contenuti scientifici, non può più essere trascurata.
Dobbiamo tornare al grande fermento presente in tante Università in un lontano passato dove in molti erano impegnati nelle ricerche in pedagogia per individuare le diverse regie educative capaci di rispondere alle necessità rilevate per poi intervenire in aiuto.
Una sapienza che vive l’educazione in quanto osservazione, esperienza ed esperimento non limitati all’aspetto deduttivo, individuare e affermare la propria distinzione e indipendenza. Ricerche e sperimentazioni sui vari processi e problemi educativi, dell’apprendimento e del comportamento, che ci offrano con ricchezza di particolari proposte teoriche e tecnico-metodologiche con cui rendere concreta la conquista dell’autonomia delle persone e raggiungere l’inclusione sociale. Un nuovo sapere teorico e pratico avente indole sociale e una connotazione educativa sostenuta da un nuovo modo pratico e sistematico di operare identitario dell’educazione e della sua realizzazione. Fatti, azioni e principi a fondamenti di una rinnovata scienza dell’educazione e di un proprio distintivo lemmario con completezza documentaria, non più confusivi o con vagheggi di altre scienze.